Nonostante l'introduzione del VAR gli arbitri di Serie A sono costantemente sotto l'occhio del ciclone e subiscono in ogni giornata varie critiche. Estrapolarsi non è facile, ma una volta che si fischia la fine del match bisogna lasciarsi tutto alle spalle: ogni decisione presa ormai è irrevocabile ed è inutile ripensarci, piuttosto bisogna guardare avanti e pensare alla prossima partita. Come per i calciatori quindi c'è molta pressione anche per i direttori di gara. Ma se per i primi sappiamo ad esempio quanto percepiscono di stipendio, adesso è arrivato il momento di chiederci: quanto guadagnano gli arbitri di Serie A durante l'arco della stagione e in generale per ogni partita diretta? Prima di scoprirlo ecco altri tre articoli interessanti sul calcio.
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Inoltre, abbiamo scoperto anche quelle che sono le professioni di questi signori che una volta rincasati dalle trasferte previste dal campionato, oltre ad allenarsi svolgono professioni normali al di fuori del rettangolo verde. Quindi, che lavoro fanno gli arbitri della Serie A? Nel weekend indossano calzettoni, divisa e fischietto, nel resto della settimana svolgono diversi tipi di lavori, dai più comuni a quelli più particolari. In questo articolo vi illustreremo quali sono i mestieri che svolgono i fischietti che arbitrano nel massimo campionato italiano. A volte commettono errori arbitrali nonostante l'ausilio della VAR e per questi vengono criticati ed insultati. Ma con il direttore di gara in campo si assicura il rispetto delle gare e il regolare svolgimento delle partite. Li vediamo impegnati tutti i weekend sul terreno di gioco, con la loro divisa e il loro fischietto a fare da ago della bilancia nella corsa scudetto o nella lotta salvezza.
Il lavoro più esercitato dagli arbitri è quello dell'impiegato, svolto da tre fischietti della Serie A. C'è chi lavora in banca e in ufficio, chi dirige un'azienda e chi fa l'avvocato. E c'è chi, come l'arbitro Maresca di Napoli, lavora in un corpo dello Stato decisamente rischioso.
Ecco quali sono i lavori che svolgono i direttori di gara della Serie A:
Direttore di gara | Lavoro arbitri Serie A | Direttore di gara | Lavoro arbitri Serie A |
Banti di Livorno | Agente di commercio | Maresca di Napoli | Vigile del fuoco |
Serra di Torino | Impiegato | Mariani di Aprilia | Consulente informatico |
Di Bello di Brindisi | Bancario | Massa di Imperia | Bancario |
Doveri di Roma | Impiegato | Mazzoleni di Bergamo | Antiquario |
Fabbri di Ravenna | Impiegato | Orsato di Schio | Elettricista |
Gavillucci di Latina | Direttore d'azienda | Pairetto di Nichelino | Imprenditore |
Giacomelli di Trieste | Ristoratore | Irrati di Pistoia | Avvocato |
Guida di Torre Annunziata | Consulente commerciale | Valeri di Roma | Libero professionista |
Lo stipendio di un arbitro di Serie A è di 3.800 euro lordi per una partita di campionato (oltre ai rimborsi delle spese di viaggio, vitto e alloggio), gli addizionali e gli assistenti guadagnano 1.080 euro mentre il quarto uomo 800. Il compenso varia poi in relazione al ruolo, internazionale o meno, e al numero di gare dirette dai direttori di gara. Quindi, oltre alle singole gare, ecco quanto guadagnano gli arbitri dell'AIA: 80mila euro per gli internazionali, 70mila per chi ha diretto almeno 70 partite in Serie A, 45mila euro per chi ne ha arbitrate almeno 25 e 30mila ai debuttanti per le prime due stagioni. Ventitrémila euro invece per gli assistenti. In Coppa Italia la paga varia dai 1.000 euro delle partite della fase iniziale, 1500 per i quarti, 2500 per le semifinali fino ai 3.800 della finale, stessa cifra per la Supercoppa Italiana.
I direttori di gara sono protagonisti soprattutto della nostra Serie A e spesso finiscono sotto l'occhio del ciclone per alcune sviste particolarmente gravi. C'è da dire che con l'introduzione del VAR il margine d'errori dei fischietti di Serie A si è particolarmente ridotto e questo non fa che esaltare esclusivamente i valori delle squadre in campo salvando allo stesso tempo la figura del direttore di gara che spesso ricorre a questa nuova tecnologia. L'introduzione del VAR ha certamente rivoluzionato la Serie A che ora è tra i campionati più tecnologici al mondo.
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In campo internazionale il compenso lievita e non di poco. Per una gara arbitrata siamo sui 4800 euro mentre dai quarti di finale in poi questa cifra aumenta di mille euro, per un totale di 5800 euro. Gli assistenti, infine, ricevono 1440 euro a partita, 1740 dai quarti in poi.
Il 30 novembre del 2015 andò in onda su Italia1 la trasmissione "Le Iene" che tramite il giornalista Riccardo Festinese intervistò l'ormai ex arbitro Nicola Rizzoli che raccontò, tra le altre cose, a quanto ammontava il compenso di un arbitro: "Un arbitro internazionale guadagna 80.000 euro l'anno più 3800 euro a partita".
il gioco è vietato ai minori di anni 18 - può causare dipendenza