Roma - Dietro le Quinte oggi propone una bella intervista a
Matteo Marchello, ideatore del blog
Trappola del Fuorigioco, uno spazio con news, approfondimenti ed aneddoti sul mondo del calcio italiano ed estero.
La rubrica è presentata da Superscommesse, comparatore di quote sportive, che tratta in particolare i
pronostici della Serie A da scoprire tramite i risultati Serie A sempre aggiornati live.
Ciao Matteo, quando è nata l'idea di creare il sito Trappola del Fuorigioco? Perché la scelta di questo nome così insolito?Ciao ragazzi, e soprattutto grazie per l’interesse verso quello che faccio! Ho deciso di aprire un blog pallonaro nel 2013, quando mi sono reso conto che il calcio nella mia vita era una cosa troppo grossa e che i miei amici nella vita “vera” non mi stavano dietro. Comunicare attraverso un sito è stato il passo naturale da fare per scambiare opinioni con altra gente appassionata come me, o più semplicemente un modo per mettere per iscritto tutto quello che prima mi passava per la mente e rimaneva là.
Il sito è gestito e curato anche da altre persone o svolgi tutto personalmente? Oltre al sito ti occupi di altri progetti sul mondo del calcio?
Faccio tutto da solo fondamentalmente, ma sono sempre aperto a collaborazioni con chiunque mandi contribuiti che mi sembrano interessanti. Da queste collaborazioni sono nate vere e proprie amicizie, come quella con Enrico, che raccontava storie di calcio sudamericano prima di trasferirsi a Buenos Aires e con sono ancora in contatto dopo tanti anni.
Come avrete potuto vedere, l’aspetto politico è centrale in ogni articolo, il calcio è molto spesso una ragione per parlare di aspetti trasversali al gioco in sé, penso alla dimensione sociale e politica che ha ogni storia di cui parlo. Questi due elementi sono centrali nella mia vita, e infatti oltre al sito c’è il Clapton FC che occupa grandissima parte del mio tempo, ma questa è un’altra storia…
All'interno del portale ci sono categorie diverse tra loro nei contenuti. Qual è quella che apprezzano maggiormente i lettori? Visto l’approccio che ho verso il mondo della scrittura non ho mai badato troppo a queste statistiche. Da una valutazione superficiale, gli articoli da “groundhopper” credo che siano quelli più apprezzati. In effetti andare in giro per gli stadi con la macchinetta fotografica è un’esperienza molto divertente anche per me. Purtroppo questo filone l’ho lasciato perdere per varie ragioni.
Si parla molto nei vari editoriali del calcio dell'Est Europa. Come giudichi la crescita calcistica delle loro nazionali negli ultimi anni?Qualche anno fa vidi giocare Modric e Kovacic davanti alla difesa croata (Croazia-Serbia 2-0, qualificazione al mondiale 2014), un centrocampo eccezionale che mi colpì per intelligenza e tecnica; quella squadra mi faceva ben sperare per il futuro, nel senso che pensavo che avrebbe potuto vincere una competizione internazionale per davvero. I croati poi si sono un po’ persi, ma è una squadra ancora giovane che può fare bene nei prossimi 4/6 anni. Per i prossimi Europei tengo d’occhio anche la nazionale albanes, una squadra molto tosta e compatta che potrebbe essere la sorpresa della competizione.
Tante storie e aneddoti vissuti in prima persona in stadi in giro per l'Europa. Ci puoi raccontare brevemente quella che ritieni più interessante?È piuttosto difficile fare una classifica degli episodi interessanti, banalmente ce ne sono troppi! Una cosa che mi ha colpito è stato sicuramente l’entusiasmo intorno al Wolfsburg durante la finale di Champions League femminile vinta contro il Lione. Niente di specifico come i tifosi ubriachi che fanno stupidaggini che siamo abituati a vedere in giro su Facebook, ma sicuramente molto interessante. È stata un’esperienza molto importante per me, perché mi ha avvicinato al calcio femminile, un mondo molto spesso troppo condizionato da pregiudizi sessisti.
Purtroppo in Italia sempre meno persone vanno allo stadio, perché questa netta flessione? Qual è il motivo principale?Risposta molto semplice. Le strutture fanno schifo, in Italia il gioco espresso è mediamente brutto da vedere e le restrizioni imposte in nome della sicurezza rendono la vita ai tifosi e ai semplici appassionati spesso impossibile. Da questo punto di vista la realtà italiana ha raggiunto il punto più basso: l’unico motivo di ottimismo è che probabilmente peggio di così non si può fare.
Concludiamo la nostra intervista con un pronostico, secondo te quali sono le squadre che andranno fino in fondo in Champions League ed Europa League?Per quello che riguarda i
pronostici Champions League è difficile pensare a una finale diversa da Barcelona e Bayern Monaco, mi sembra che giochino uno sport diverso rispetto alle altre. L’Europa League è molto più bella perché più imprevedibile, e conseguentemente più difficile da pronosticare. Direi che il Tottenham mi sembra un passo avanti rispetto a tutte le altre, ma potrebbe pagare la lotta per vincere la premier. In seconda fila direi che ci sono Liverpool, Siviglia e Borussia Dortmund. Tuttavia, in cuor mio spero di vedere il Basilea vittorioso al St. Jakob-Park a Maggio, i suoi ultras meriterebbero questa vittoria più di chiunque altro.