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Serbia Calcio
considera la Serbia la diretta discendente della nazionale di calcio della repubblica federale di Jugoslavia: gli accordi presi con il neo-stato montenegrino prevedevano per la Serbia il diritto di rivendicazione a unica erede della storia jugoslava. Sebbene la Repubblica Federale di Jugoslavia fosse nata il 28 aprile del 1992, le sanzioni internazionali per la guerra impedirono al paese di prendere parte alle competizioni internazionali.
Esordi internazionali
Il 23 dicembre del 1994 la nuova Repubblica giocò la sua prima partita, perdendo contro il Brasile. Da questa data la nazionale jugoslava si è qualificata ai mondiali per due volte: la prima nel 1998, arrivando fino agli ottavi di finale, poi nel 2006, dove fu eliminata durante la fase a gironi. La prima qualificazione ai campionati europei arrivò nel 2000, dove la Serbia (allora Serbia e Montenegro) si fermò ai quarti di finale.
La Serbia al Mondiale 2010
Per quanto riguarda i campionati mondiali del 2010 in Sudafrica, la Serbia ha ottenuto la qualificazione alla fase finale il 10 ottobre del 2009, con una giornata di anticipo, sconfiggendo la Romania con un netto 5-0. Alla guida tecnica della Serbia per il mondiale africano c'era Radomir Antic, allenatore con grande esperienza. Tra gli ex allenatori anche Savicevic, indimenticato campione del Milan e della nazionale jugoslava. Nella prima manifestazione internazionale in cui la Serbia fa il suo esordio con il nome unico, la squadra di Antic viene eliminata al primo turno con due sconfitte contro Australia e Ghana, nonostante la vittoria di lusso contro la Germania. In seguito, dopo la sconfitta a tavolino contro l'Italia per i fumogeni in campo a Genova, la Serbia non riesce a qualificarsi per Euro 2012.
La Serbia di Mihajlovic e le mancate qualificazioni
Sinisa Mihajlovic fa il suo esordio sulla panchina serba nel 2012, ma non riesce a conquistare il pass per il Mondiale del 2014 a causa del pareggio per 1-1 nello spareggio con i rivali della Croazia. Così, al posto di Mihajlovic sulla panchina della Serbia si siede Advocaat con il compito di portare la nazionale serba ad Euro 2016, ma non riesce nell'intento anche a causa degli scontri in occasione di Serbia - Albania del 2014 che viene sospesa per l'arrivo in campo di un drone con la bandiera albanese a Belgrado: da questo ne deriva un parapiglia che coinvolge tifosi e giocatori e farà si che il Tribunale arbitrale dello sport condanni la Serbia alla sconfitta per 3-0, oltre ad avere 6 punti di penalizzazione e due partite da giocare a porte chiuse compromettendo la qualificazione agli Europei.
La Serbia verso Russia 2018
La panchina serba viene così affidata a Muslin, ex tecnico dello Standard Liegi, che si sta giocando le sue possibilità di accedere alla fase finale del Mondiale 2018 in un girone con Galles, Austria, Irlanda, Moldavia e Georgia. La Serbia di Muslin comanda il girone, ancora imbattuta, con 3 vittorie e 2 pareggi e tutto sembra essere pronto per il ritorno in una competizione mondiale che manca dal 2010.





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