C'è l'autore che scrive per esternare il proprio mondo interiore, la scrittrice che vuole comunicare un messaggio chiaro attraverso un racconto, chi disegna con parole audaci scenari distopici che attraggono il lettore, chi compone in endecasillabi e chi ancora vuole denunciare con messaggi chiari e diretti. Il mondo della scrittura è un caleidoscopio dalle forme artistiche pressoché illimitate e che vive della passione di milioni di lettori. C'è chi poi decide di premiare gli artisti contemporanei della penna e di certo il premio letterario più conosciuto in Italia è il Premio Strega. Dal 1947 la rassegna riunisce il meglio della scrittura italiana per eleggere il libro e l'autore dell'anno. Chi sono i finalisti del Premio Strega 2025 e chi è il favorito alla vittoria? Per rispondere a quest'ultima domanda abbiamo deciso di farci aiutare da alcuni bookmakers che propongono le quote vincente Premio Strega 2025.
Dalla semifinale di Benevento sono usciti, come da tradizione, i cinque libri (e autori) che si contenderanno un posto nell'albo d'oro del Premio Strega. Si tratta di Andrea Bajani, con il libro L'anniversario, di Nadia Terranova con il libro Quello che so di te, di Elisabetta Rasy candidata con il libro Perduto è questo mare, di Paolo Nori, autore di Chiudo la porta e urlo, infine di Michele Ruol, autore di Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia. Al momento, osservando le quote dei siti di scommesse analizzati notiamo come sia Andrea Bajani il favorito alla vittoria. Chi sarà il vincitore del Premio Strega il prossimo 3 luglio? Vediamo cosa dicono i bookmakers con la loro lavagna quote Premio Strega.
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A. Bajani | 1.50 | 1.50 | 1.40 |
N. Terranova | 4.50 | 4.50 | 6.00 |
P. Nori | 4.50 | 4.50 | 6.50 |
E. Rasy | 11.00 | 11.00 | 15.00 |
M. Ruol | 16.00 | 16.00 | 23.00 |
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Il libro L'anniversario di Andrea Bajani parla di un figlio che, dopo una infanzia vissuta sotto un padre autoritario e oppressivo, decide di tagliare ogni rapporto con la famiglia, cambiando vita e continente per 10 anni. La narrazione ruota intorno a quell'anniversario della fuga definitiva: l’ultimo incontro silenzioso con la madre alla porta, un addio senza ritorno. Bajani ha vinto la semifinale di Benevento con 280 voti ed è il naturale favorita per la vittoria di questa edizione. Lo evidenziano anche le quote dei bookmakers analizzati che valutano l'ipotesi di un suo successo mai oltre 1.50.
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Quello che so di te di Nadia Terranova è un romanzo che indaga la trasmissione del dolore attraverso le generazioni. Alla soglia della maternità, la protagonista sente l’urgenza di comprendere la storia della bisnonna Venera, internata in manicomio negli anni ’20. La follia familiare diventa simbolo di un’eredità emotiva da decifrare e, forse, spezzare. Attraverso l’intreccio tra memoria privata e identità femminile, il racconto affronta silenzi, paure e legami invisibili.
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Il libro Chiudo la porta e urlo è un omaggio a Raffaello Baldini, poeta dialettale di Sant’Arcangelo di Romagna, noto a pochi ma straordinario nella sua capacità di far vibrare l’umano nelle piccole cose. Nori ne esplora la vita e le poesie – spesso riportate in dialetto con traduzione a piè pagina – alternando riferimenti autobiografici, familiari e culturali. La scrittura di Nori si intreccia a quella di Baldini, riflettendone ritmo e memoria. Nel libro si crea una sorta di gioco di specchi tra il protagonista del romanzo e lo stesso autore che in questo modo riesce anche a raccontare un po’ di sé.
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Perduto è questo mare di Elisabetta Rasy è un romanzo intimo e riflessivo sul rapporto padre-figlia e sul senso della perdita. La scomparsa della figlia non è fisica ma simbolica: un distacco emotivo e definitivo dalla casa paterna, avvenuto in gioventù. Anni dopo, la protagonista cerca di ricucire quel legame spezzato interrogandosi sulla figura del padre, uomo chiuso e malinconico, e trovando una figura paterna alternativa nello scrittore Raffaele La Capria. Il romanzo intreccia ricordi personali, riflessioni letterarie e memoria affettiva. È un viaggio nella distanza tra chi siamo stati e chi siamo diventati, nel tentativo di dare senso a ciò che è andato perduto.
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11.00 | Visita sito |
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In questo romanzo Michele Ruol conduce il lettore in un viaggio intenso dentro il cuore spezzato di una famiglia che ha perso i suoi due figli in maniera tragica. Attraverso un inventario di 99 oggetti, ogni piccolo frammento della casa si trasforma in un ricordo vivido, un eco di vite spezzate e di amori infranti. La scrittura, poetica e frammentaria, avvolge il lettore in un’atmosfera di dolore palpabile ma anche di fragile speranza, dove il vuoto diventa presenza e il silenzio racconta più di mille parole. È una riflessione profonda e commovente sul lutto, sulla memoria e sulla forza di ricostruire, anche quando tutto sembra perduto.
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16.00 | Visita sito |
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23.00 | Visita sito |
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