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Basketinside: il basket a 360°. Il commento sulla squadra Azzurra agli Eurobasket 2021.

Martedì 29 Giugno 2021, pubblicata da Gianfranco Salino
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Quest’oggi per la nostra rubrica “Dietro le Quinte” abbiamo qui con noi Filippo Cagno, il direttore di Basketinside, una realtà editoriale giovane, completamente votata al mondo del Basket. Qui si possono trovare aggiornamenti continui sulla “palla a spicchi”, che vengano dall’americana NBA o dalle nostre squadre italiane. Grande passione e professionalità, permettono ai loro lettori di conoscere ogni particolare della pallacanestro, sin dal 2010.

Adesso lasciamo la parola a Filippo.

 

Buongiorno e grazie per aver accettato l’intervista. Come e quando nasce la realtà di Basketinside?

 Basketinside è nato nel lontano 2010. Avevo già avuto in quegli anni diverse collaborazioni editoriali, facendo parte di alcuni siti che mi avevano permesso non solo di scoprire il giornalismo online ma anche di crescere e mettere quelle basi fondamentali per gestire oggi un sito con oltre 160 collaboratori. Avevo voglia di un qualcosa di mio, in cui mettere le mie idee e le mie capacità per cercare di costruire qualcosa che potesse diventare un riferimento. E dalle parole si passò ai fatti in breve, spinto anche dall’amico e co-fondatore Walter Gorini e fondando così, il 10 febbraio 2010, la prima versione di Basketinside. Ora sono passati più di undici anni e senza dubbio la forza del portale è rappresentata dal fatto che quel “mio” iniziale è diventato a tutti gli effetti un “noi”, sinonimo di una forza non più personale ma appunto di un gruppo capace di issarsi nel panorama del web in modo prepotente. 

 

 Ci parli della redazione, chi lavora insieme a Lei?

Un progetto che ha vissuto alti e bassi per diventare tale, ma grazie al contributo di persone come Ario Rossi, Manuel Berti e Davide Uccella, è diventato possibile. Sono loro il nucleo storico che aggiunto a Matteo Andreani, Marco Muffatto e Marco Morandi permette una gestione ottimale di tutte le risorse disponibili. Poi abbiamo anche una sezione fotografica, che ci permette di avere foto nostre da quasi tutti i campi che seguiamo in Italia, dalla LBA alla serie B (a parte questa lunga parentesi della pandemia). 

 

 Come è nata la passione per il mondo del basket?

Passione e basket sono due sinonimi obbligatori se come me hai la fortuna di nascere in una città come Cantù. Qui la pallacanestro non è un semplice sport ma una vera e propria religione, che fa parte della vita giornaliera in modo naturale non solo tra i tifosi ma appunto anche tra i negozianti e le persone nelle vie della città. A tutto ciò aggiungi un padre che da anni seguiva la Pallacanestro Cantù e che ebbe la brillante idea di regalarmi il debutto sulle tribune del glorioso Pianella in quella che è da sempre la sfida più sentita, ovvero il derby con Varese. Da quel momento è stata tutta una catena, passando dal semplice seguito via quotidiani e televisione all’abbonamento con quella che rappresentava la mia squadra nel cuore. Negli anni il tutto si è allargato con le prime esperienze giornalistiche sul web che hanno poi portato appunto alla nascita di Basketinside, aumentando così la mia attenzione anche fuori dai confini territoriali. Grazie al basket ho conosciuto senza dubbio chi oggi rappresenta le persone più importanti della mia vita. Oltre a ciò, sono un folle collezionista di partite del campionato italiano, con oltre 2000 partite archiviate negli ultimi 10 anni.

 

 I lettori che tipo di informazioni possono leggere sul sito “Basket Inside”?

L'obiettivo di Basketinside è stato da sempre quello di informare i nostri lettori su più Pallacanestro possibile, ecco perché il nostro sottotitolo è "Il Basket a 360°". Infatti oltre ai classici NBA, Eurolega e LBA, puntiamo forte anche sulla A2 dove abbiamo praticamente tutti i campi coperti, sulla femminile (A1 e A2 durante l'anno ma anche gli spareggi di B per la promozione in A2) che da sempre è il nostro pallino, poi ogni settimana ci focalizziamo sulla Serie B maschile, ma anche il Basket in Carrozzina, il basket collegiale NCAA, i maggiori campionati europei con focus particolari sulla spagnola ACB e la turca BSL, ma non ci dimentichiamo nemmeno di Eurocup e Champions League con approfondimenti settimanali. Cos'altro? Beh, ovviamente i maggiori tornei per nazionali come Europei, Mondiali, Olimpiadi...

 

 Quale rubrica/sezione presente sul sito è più seguita dai lettori?

La sezione femminile è la migliore e la più completa di tutta Italia, ma grande traino arriva anche dalla sezione NBA, sempre aggiornata con le ultime news provenienti dagli Stati Uniti, e dall'Eurolega la cui sezione negli ultimi anni è diventata uno dei punti di riferimento del mercato con feedback positivi anche da altri siti in giro per l'Europa.

 

 Per quanto riguarda l’NBA, come vede la nuova generazione di campioni? Arriveranno ai livelli di Lebron James e Kevin Durant?

Difficile da dire adesso, ma sicuramente il nuovo LeBron e il nuovo Durant non lo vedo ancora. Ci sono i Doncic e gli Antetokounmpo, i Tatum e i Lillard, i Davis e i Booker, ma sia a livello tecnico sia a livello mediatico i primi due sono troppo avanti e non replicabili. Vediamo cosa accadrà nei prossimi anni con l'approdo in NBA di Jade Cunningham e i classe 2004 Emoni Bates e Bronny James, ma sembra difficile fare ciò che hanno fatto e stanno ancora facendo LeBron e KD. Come sempre in questi casi è difficile fare dei pronostici sul basket.

 

 Concluderei parlando dell’eliminazione agli ottavi degli europei, della squadra femminile italiana di basket. Pensa che l’eliminazione contro la Svezia sia stata immeritata o le Azzurre potevano fare di più?

 Potevano e dovevano fare di più. Questa Italia era un'ottima squadra, ma si sono sciolte troppe volte: prima con la Serbia proprio sul più bello, poi con la Grecia che era nettamente inferiore ma, nonostante la vittoria, abbiamo sprecato un sacco di energie, e poi con la Svezia alla quale mancavano due pedine forti e non siamo mai riuscite a tenerle testa: tiri forzatissimi, errori difensivi e tanta tensione sono stati il mix letale per un'uscita davvero brutta agli spareggi. La speranza che la vera Italia sia quella vista con il Montenegro e per 38' con la Serbia: la buona notizia è che il gruppo è abbastanza giovane e quindi ha la possibilità di rifarsi tra due anni.

 

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