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Arezzo Calcio
Le origine dell'U.S. Arezzo
Dopo la fondazione avvenuta nel 1923, nel 1930 la società cambia nome in Unione Sportiva Arezzo, grazie anche alla fusione di alcune società locali. Già nel ’34, dopo le dimissioni del presidente Bianconi, la squadra viene rifondata col nome di Società Sportiva Juventus Arezzo, prima di tornare al nome di U.S. Arezzo già nell'anno successivo, quando i colori amaranto della divisa diverranno finalmente definitivi. Gli anni successivi al dopoguerra si aprono con la vittoria del campionato di C, ma il risultato non qualifica la squadra di Arezzo a causa di una riforma dei campionati. Il 3 marzo del ’48 l’Arezzo gioca un’amichevole contro l’Italia di Pozzo, riuscendo a pareggiare con un rocambolesco 4-4; la partita finirà ai supplementari, per richiesta di Pozzo, e la Nazionale segnerà altri 3 gol. Gli anni successivi sono caratterizzati da una profonda crisi economica che costringe l’Arezzo calcio a retrocedere fino alla promozione. Con l’elezione a presidente di Simone Golia, nel 1958 il club aretino torna in C.
Gli anni in B e la radiazione
Nel 1965/66 la formazione toscana viene promossa in serie B, staccando il Prato di un solo punto, dove però permarrà solo un anno. Tornerà nella serie cadetta nel 68/69, sotto la guida di Omero Tognon, che coglierà prima un quattordicesimo posto in classifica, poi un settimo. Vi rimarrà fino al 1975 anche grazie ai gol di Francesco Graziani, per poi retrocedere in C. L’Arezzo raggiunge nuovamente la B nell’82 sotto la guida dell’ex attaccante interista Angelillo e con i gol di Tullio Gritti. Da ricordare, durante l’anno della promozione in serie B, la vittoria del club amaranto della Coppa Italia di Serie C. Nel 1984 i toscani si piazzeranno quinti, a soli 5 punti dalla promozione alla massima serie. Nel 1993 l’U.S. Arezzo fallisce e viene esclusa dal campionato a partire dalla 27esima giornata. La notizia della radiazione viene appresa con grande sgomento dai tifosi, che fanno suonare le campane a morto e affiggono annunci mortuari.
La rinascita e Calciopoli: dall'A.S. Arezzo alla nuova U.S. Arezzo
Sarà l'ex stella squadra Ciccio Graziani, insieme ad altri soci, a fondare l’Associazione Calcio Arezzo, facendola partecipare al Campionato Nazionale Dilettanti. Nel ’96 arriva sulla panchina amaranto lo sconosciuto Serse Cosmi, che aiuterà l’Arezzo a compiere un’impresa storica centrando la promozione in C2 e due anni dopo quella in C1. Nel 2000 trascinata dai gol di Fabio Bazzani, la squadra di Cosmi fallisce ai play-off la promozione in B. Con Cosmi accasatosi nella sua Perugia e Bazzani ceduto al Venezia, la squadra viene affidata ad Antonio Cabrini e ai gol di Mario Frick. Nel 2003 l’A.S. Arezzo retrocede in C2, ma un ripescaggio gli assicura la permanenza in C1. L'anno successivo, con una squadra concepita per risalire dalla C2 alla C1, l'Arezzo con Mario Somma in panchina vinse con tre giornate d'anticipo il girone A di Serie C1 e dopo 16 anni fece il suo ritorno in B. Dopo alcuni anni nella serie cadetta, sotto la gestione prima di Marino, poi di Gustinetti, nell'estate del 2006 l'Arezzo viene travolto dallo scandalo Calciopoli. Il procuratore della FIGC Palazzi chiede il deferimento degli amaranto per via di un'intercettazione legata al match della stagione 2004/05 Arezzo-Salernitana; la sentenza è benevola per l'Arezzo che viene confermato in B con una penalizzazione di 9 punti, che verranno poi ridotti a 6. Per la stagione 2006/2007 la panchina viene affidata all'ex bandiera della Juve Antonio Conte, alla prima esperienza come allenatore. Dopo un inizio difficile, Conte viene esonerato e sostituito da Maurizio Sarri, che risolleva la classifica dell'Arezzo e lo conduce fino ai quarti di finale della Coppa Italia. Nella seconda parte della stagione, gli amaranto ripiombano in fondo alla classifica e la squadra viene quindi riaffidata a Conte, che sfiorerà i play-off, mancati proprio all'ultima giornata. Senza i punti di penalizzazione la squadra si sarebbe piazzata al tredicesimo posto. Dopo tre anni di Lega Pro e due sconfitte ai play-off per la B, la squadra non viene iscritta al campionato di Lega Pro Prima Divisione ed è costretta a ripartire dai Dilettanti con il nome di Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Arezzo. Nel 2013 la società riprende la denominazione originaria U.S. Arezzo e nonostante la sconfitta al quarto turno dei play-off contro l'Akragas, viene ripescata in Lega Pro. Dopo due noni posti consecutivi, l'U.S. Arezzo è tutt'ora inserito nel calendario Lega Pro dove ha allestito una squadra di tutto rispetto e con cui mira alla promozione in B.


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